La ricerca sui piani previdenziali italiani.
Realizzata ln collaborazione con Mefop e MondoInstitutional– evidenzia un aumento (da 76 a 79) dei rispondenti che dichiarano di includere i criteri ESG nelle decisioni di investimento. Inoltre, passano da 48 a 53 i piani che estendono gli investimenti sostenibili.
Alla quasi totalità del patrimonio in gestione (tra il 75% e il 100%). Di questi, 16 (il 20%) affermano di
includere i criteri ESG in tutti i loro investimenti.
Ulteriori progressi riguardano l’aumento dei piani che prendono in considerazione l’obiettivo net zero
nella politica di investimento (da 16 a 19) e dei rispondenti che misurano l’impronta di carbonio del portafoglio di investimento (da 41 a 43). L’inclusione dei criteri ESG è ampiamente diffusa anche tra le imprese di assicurazione italiane, come rileva la terza edizione della ricerca condotta dal Forum e ANIA. La quasi totalità del campione (che rappresenta il 99% del mercato in termini di premi raccolti) include i fattori ESG tra le linee prioritarie dei piani strategici e la pressoché totalità (99%) li tiene in considerazione nelle politiche di remunerazione.
Inoltre, la pressoché totalità del campione (99,7%) include i criteri Esg nelle politiche di investimento,
applicandoli a una quota rilevante del portafoglio investimenti.
In aggiunta, il 60% del campione (in forte crescita rispetto alle precedenti edizioni) include i criteri ESG nelle politiche di sottoscrizione,
attraverso l’offerta di prodotti assicurativi danni o vita diversi dai prodotti di investimento che tengono
in considerazione fattori ambientali, sociali e/o dibuona governancenon mi è chiaro. Chi non ha ancora
incluso gli aspetti di sostenibilità nelle politiche di underwriting sta conducendo valutazioni in merito
che dovrebbero concludersi, nella maggioranza dei casi, entro uno-due anni. (Anteo n. 130 )
E ora con il riarmo europeo cambieranno ?
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