Siamo arrivati alle occupazioni di immobili con l'esplosivo.
Spaziani Testa (Confedilizia): non si riesce a interrompere subito un’occupazione abusiva neanche se questa viene attuata addirittura con l'uso di esplosivo.
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“Il quotidiano Il Tempo riferisce che l’altra notte, a Roma, una donna ha preso possesso di un appartamento di proprietà di un ente privato facendo saltare la porta con un esplosivo. Sarebbe già questa la notizia eclatante, ma ce n’è un’altra ancora più inaccettabile. Il giornale riporta infatti la testimonianza di un avvocato che racconta che ‘le forze dell’ordine sono intervenute, ma sono stati inutili i tentativi di invitare la donna a uscire’.
Invitarla a uscire, usa proprio questi termini l’avvocato. Una frase che la dice tutta sullo stato della legalità in Italia quando si tratta di tutelare il diritto alla proprietà immobiliare: non si riesce a interrompere subito un’occupazione abusiva neanche se questa viene attuata addirittura con l’uso di esplosivo.
Il disegno di legge in materia di sicurezza presentato dal Governo e ora all’esame del Parlamento consentirà finalmente alle forze dell’ordine di agire con più rapidità, ma solo quando l’immobile occupato è ‘l’unica abitazione effettiva del denunciante’. Nel caso dell’altra notte, quindi, la normativa in via di approvazione non avrebbe cambiato la situazione.
Rinnoviamo allora l’appello, che abbiamo rivolto alla politica anche in occasione di alcune audizioni parlamentari, a estendere a tutti gli immobili la nuova procedura accelerata. Il diritto e la legalità vanno assicurati con tempestività sempre, senza eccezioni”.
Ufficio Stampa Confedilizia
Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.
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