Il piano Mattei e la scommessa di Enel in Brasile
C’è un aspetto passato in secondo piano nelle analisi sul G7 pugliese a guida Italia.
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Il premier Giorgia Meloni, com’è noto, ne ha fatto un formato allargato, con la partecipazione eccezionale del Santo Padre (la prima volta nella storia) e un’ampia delegazione di Paesi del cosiddetto “Sud Globale”. L’obiettivo è stato raggiunto: il “Piano Mattei”, ideato dal governo italiano per stabilire una cooperazione nuova, non predatoria, con l’Africa, entra a far parte della Partnership globale per le infrastrutture, il megapiano a trazione Usa nato come contraltare alla Nuova Via della Seta cinese. Tra i Paesi del Global South, un posto di primo piano lo ricopre il Brasile, membro d’onore dei “BRICS” (con Russia, India, Cina e Sud Africa), con una popolazione di oltre 210 milioni di persone e il Pil cresciuto del 2,9 percento nel 2023 (al riguardo, si evidenzia l’espansione record di oltre 15 punti percentuali nel settore agricolo).
In occasione del G7, si sono tenute anche alcune sessioni di carattere industriale cui hanno partecipato i vertici dei campioni nazionali, Eni, Enel e Cdp. In questo modo il summit dei Grandi del mondo è divenuto anche l’occasione per suggellare un rinnovato rapporto di fiducia tra Enel e il Brasile, in particolare nella giornata del 15 giugno quando, all’incontro tra il premier Meloni e il presidente brasiliano Lula, ne è seguito un secondo tra lo stesso Lula insieme all’ad Enel Flavio Cattaneo
Per Enel il Brasile è uno dei Paesi più importanti nell’ambito della strategia di crescita aziendale, e il governo brasiliano ha trovato piena convergenza con il nuovo management. Pensate che nel Piano strategico, presentato ai mercati lo scorso novembre, il colosso italiano destina a Brasilia investimenti per circa 3,7 miliardi di dollari, con un aumento del 45 percento rispetto alla precedente gestione. Nelle reti, in particolare, l’aumento dei capex in Brasile, rispetto al passato, è pari al 75 percento (2,9 miliardi di dollari nel periodo 2024-26 rispetto a 1,6 miliardi di dollari inizialmente previsti nel Piano 2023-25).
A seguito degli eventi climatici estremi che lo scorso anno hanno provocato interruzioni al servizio elettrico in alcune zone delle proprie aree di concessione, Enel ha deciso di intervenire con un piano che prevede, oltre alla significativa crescita degli investimenti in qualità e resilienza, anche un importante aumento della propria forza lavoro nel Paese. Questo è solo un tassello di un impegno rafforzato che l’Italia vuole replicare in tutte le zone del mondo dove la cooperazione si rivela mutualmente vantaggiosa. In questo senso, il business può certamente anticipare la politica, ma una politica attenta a dove va il business è altrettanto necessaria per costruire relazioni positive e durature nel tempo.
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