Cassa dottori commercialisti, 352,2 milioni dagli investimenti
+9,3% nel 2023; al welfare degli iscritti 33,5 milioni (+18,4%).
I proventi dalla gestione degli investimenti effettuati nel 2023 dalla Cdc (Cassa dottori commercialisti) oltrepassano “i 352,2 milioni, a fronte dei più di 322,3 milioni del 2022, con una crescita del 9,3%”: sono dati estratti dalla lettura del Bilancio consuntivo per l’anno passato dell’Ente previdenziale privato, approvato nel pomeriggio dall’Assemblea dei delegati riunitasi nella Capitale.
Quanto ai trattamenti distribuiti alla platea (al 31 dicembre scorso giunta a 73.307 professionisti), “il totale delle prestazioni previdenziali erogate si attesta a 394,2 milioni, a fronte di una crescita del numero di pensionati che, a fine anno, sono pari a 10.993 (+8,5%, rispetto all’anno precedente).
Ad un pensionato – evidenzia la Cdc – corrispondono 6,7 iscritti, con un rapporto tra riserve patrimoniali e pensioni di 29 annualità (29,6 nel 2022)”.
Le cifre del documento mettono in luce il ‘trend’ positivo dei ricavi da contributi, con “un incremento del 10,4%, rispetto al 2022 che permette di superare anche quest’anno la soglia di un miliardo di euro: in particolare, i contributi soggettivi versati nel 2023 raggiungono quota 619,5 milioni, a fronte dei 563,1 milioni del 2022”, mentre salgono anche i versamenti integrativi (418,3 milioni, rispetto ai 374,8 milioni dell’anno prima).
In ascesa, poi, le risorse destinate al welfare degli iscritti, pari a 33,5 milioni (+18,4%, rispetto al 2022).
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