Al Pmi day del Politecnico di Milano 3 mila neolaureati
Le pmi, tradizionale ossatura del sistema economico italiano, oggi più che mai necessitano di innovazione per restare competitive
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L’assunzione di giovani ingegneri capaci di cogliere le opportunità offerte della tecnologia può davvero fare la differenza. Il Politecnico con il suo Pmi day – la fiera del lavoro delle piccole e medie imprese, giunto alla settima edizione, mette in contatto domanda e offerta in un evento unico per tipologia e dimensioni in Italia. Un appuntamento chiave nel piano strategico 2020-22 dell’ateneo che ha, tra gli altri, l’obiettivo di supportare la crescita dell’ecosistema locale anche in ottica di internazionalizzazione. In questo senso, la sinergia tra giovani professionisti e pmi può influenzare positivamente le scelte industriali del Paese aprendole con fiducia al progresso tecnologico. “Il nostro sistema economico – osserva il rettore dell’Ateneo, Ferruccio Resta – si basa su aziende di dimensioni ridotte, ma non per questo meno competitive. Esistono sul territorio italiano realtà di nicchia estremamente innovative, che vanno valorizzate ed inserite in una rete capace di sfruttarne e di moltiplicarne le potenzialità. L’università’, hub di innovazione, è chiamata a dare risposte concrete in un momento in cui l’evoluzione tecnologica e la preparazione del capitale umano possono fare la differenza. Sapremo competere se avremo gli strumenti e la preparazione adeguati. Per questo l’incontro di oggi è per il Politecnico di Milano un momento cardine non solo per i propri studenti, ma per la definizione del nuovo piano strategico”. La fiera è un’opportunita’ importante per i neo ingegneri politecnici se si considera che, secondo l’ultima indagine occupazionale, il 60 per cento dei neolaureati magistrali del Politecnico inizia a lavorare in Italia in una pmi con uno stipendio netto medio di 1.353 euro, che arriva a 1.499 per i corsi di ingegneria e con un contratto di tipo stabile (indeterminato o apprendistato) nel 50 per cento dei casi. Numeri che hanno attratto oggi al campus Bovisa oltre 3000 tra studenti e laureati del Politecnico. Un altro record dell’edizione 2019: sono 84 le pmi partecipanti provenienti da 18 settori diversi (il 17 per cento elettronico e automazione; 13 per cento ict information technology; 12 per cento metallurgico/metalmeccanico, 11 per cento meccanico/impiantistico; 17 per cento consulenza e, infine, chimica e energia/Oil&Gas).Gli studenti e i neolaureati hanno oggi la possibilità di incontrare agli stand i referenti delle aziende (88% lombarde), di acquisire informazioni sulle posizioni aperte e le opportunita’ di carriera, di sostenere un primo colloquio conoscitivo e, per la prima volta, ricevere dalle imprese consigli su come rendere piu’ efficace il curriculum presso l’area cv check.
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