MENO TOGHE AL MINISTERO, PIÙ AVVOCATI
Greco (Presidente Cnf): "Il Cnf disponibile a farsi carico dei compensi per i professionisti"

“Nel nostro Paese esiste un grande corto-circuito costituzionale. I magistrati, chiamati ad applicare le leggi, siedono nell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, cioè nel posto dove le leggi vengono fatte. Siamo di fronte a una violazione del principio di separazione dei poteri. Per questo motivo, il Consiglio nazionale forense chiede al ministro della Giustizia Carlo Nordio che all’interno dell’ufficio legislativo ci sia un numero adeguato di avvocati ed è disponibile a farsi carico dei compensi da destinare a quest’ultimi che, a differenza dei magistrati, non potrebbero altrimenti contare su una retribuzione propria”,
A lanciare la proposta, in una intervista al Foglio, è Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense (Cnf), che ha fatto parte della commissione nominata dal ministro della Giustizia per l’elaborazione del decreto legislativo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm.
“In commissione – afferma il presidente del Cnf nell’intervista – ho fatto notare che se l’intento fosse stato quello di ridurre i magistrati fuori ruolo soltanto di venti unità non ci sarebbe stato bisogno di una legge del Parlamento. Sarebbe bastata un’indicazione del ministro. Per questa ragione in quella sede ho proposto di ridurre il numero dei magistrati fuori ruolo da 200 a 100, per poi scendere progressivamente fino a 50. In questo modo 150 magistrati sarebbero tornati a lavorare nelle aule di giustizia. La mia proposta, però, è stata bocciata. Sarà forse perché in commissione eravamo soltanto tre avvocati”.
Altre Notizie della sezione

LA RIFORMA DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE ARRANCA
06 Maggio 2025Case della comunità: solo il 2,7% pienamente operative. Ospedali di comunità: nessuno con tutti i servizi attivi. Fascicolo sanitario elettronico: nessuna regione al 100%.

AVVOCATOPOLY
05 Maggio 2025In questi ultimi giorni, molti si sono espressi in maniera critica in relazione al nuovo progetto di riforma della legge professionale forense che il Cnf si appresta a presentare alla politica, per sua stessa dichiarazione.

L’AGORÀ A SENSO UNICO.
02 Maggio 2025Nessuno si è esposto con una qualsivoglia notazione critica.