Ragionare sull’inclusione del lavoro femminile all'interno del welfare
Così Micaela Gelera, commissario Inps, a Bologna in un'intervista rilasciata alla web tv dei Consulenti del lavoro

“Quella della donna nel mercato del lavoro è una situazione da attenzionare: una donna che si allontana dal mondo del lavoro ha un problema di fragilità, ma anche successivamente come pensionata non riesce a dare il giusto contributo al sistema previdenziale italiano, che si basa sulla contribuzione dei lavoratori per il pagamento delle prestazioni in atto, che sicuramente ha un’aspettativa non adeguata a quelle che sono le necessità della vita. Quindi il ragionamento che va fatto riguarda l’inclusione del lavoro femminile all’interno del welfare”. A dirlo Micaela Gelera, commissario Inps, a Bologna in un’intervista rilasciata alla web tv dei Consulenti del lavoro
“La presenza femminile nei ruoli apicali nella Pa e nella politica – commenta – è limitata rispetto a quella degli uomini. La strada è ancora molto lunga perché la partecipazione della donna nel mondo del lavoro è molto limitata rispetto anche alla percentuale media dei Paesi dell’Unione europea.
Io come commissario e la struttura -continua- tutta siamo intervenuti tempestivamente per fornire maggiore chiarezza e dare indicazione separatamente di quella che è la voce relativa alla quattordicesima mensilità e separatamente quella che è la voce relativa all’incremento sotto al minimo, pari al minimo. Quindi tutti i cedolini che erano stati già resi pubblici sono stati rettificati e i nuovi ovviamente entro la fine di questo mese verranno sicuramente dettagliati con la massima attenzione per avere tutti gli elementi di chiarezza che sono utili al pensionato per comprendere.
La sostenibilità del sistema pensionistico attualmente è messa a dura prova da due fattori, quello demografico con il calo delle nascite e quello inflazionistico”. “Daremo tutto il nostro supporto al governo affinché faccia scelte in ambito pensionistico e di sostegno al lavoro che siano inclusive, eque e finalizzate soprattutto alla sostenibilità del sistema”. Ha ribadito
Infine, riguardo alla sua nomina ha sottolineato: “La mia nomina all’Inps come attuario non è stata casuale, perché l’attuario ha una visione dietro a un numero. L’Inps possiede un patrimonio di dati inestimabili che se sono completi, curati, efficienti e se sono spiegati costituiscono un volano per il miglioramento economico-sociale del Paese”. “La spinta – avverte – sarà quella a consentire l’utilizzo di tutti questi dati sia alle pubbliche amministrazioni, sia alle imprese per migliorare i servizi al cittadino”.
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