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Catania, tribunale e procura dettano le linee-guida per sostenere i professionisti nell’interpretazione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

Si è tenuto il 9 maggio presso la sala adunanze del Palazzo di Giustizia catanese

Catania, tribunale e procura dettano le linee-guida per sostenere i professionisti nell’interpretazione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

Consegnare ai professionisti che si occupano di procedure concorsuali gli strumenti necessari per interpretare il nuovo Codice della Crisi dImpresa e dellInsolvenza (CCII). Evidenziare modalità operative e buone prassi che possano agevolare il compito di chi quotidianamente si trova ad operare tra aziende che versano in uno stato di crisi. Questi i temi al centro del convegno, che si è tenuto ieri (9 maggio) presso la sala adunanze del Palazzo di Giustizia catanese dal titolo “Presentazione ai professionisti del Protocollo dei profili organizzativi – funzionali delle attività della sezione procedure concorsuali del Tribunale e della Procura della Repubblica di Catania” e delle “Linee guida per la redazione della relazione ai sensi dellart.33 co.1 della legge fallimentare”

All’incontro, promosso dal Tribunale di Catania e dalla Procura di Catania, dall’Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili e dal Consiglio dellOrdine degli Avvocati sono intervenuti Francesco Saverio Mannino (presidente Tribunale di Catania); Mariano Sciacca (presidente sezione procedure concorsuali Tribunale di Catania); Fabio Regolo (sostituto Procuratore della Repubblica); Alessandro Laurino (giudice delegato ai Fallimenti – sezione fallimentare Tribunale di Catania); Lucia De Bernardin (giudice delegato alle procedure concorsuali presso il Tribunale di Catania e componente della Sezione specializzata in materia di impresa); Agata Santonocito (Procuratore aggiunto); Salvatore Virgillito (presidente Odcec Catania) e Santi Pierpaolo Giacona (consigliere segretario Ordine avvocati Catania). 

Il CCII – istituito dal D. Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 e aggiornato nel 2022 per adeguarsi alla Direttiva UE 2019/1023 sull’insolvenza – ha sostituito la precedente Legge Fallimentare, ma le tante novità rischiano di complicare l’attività dei professionisti: così i componenti della sezione procedure concorsuali del Tribunale e della Procura etnea hanno siglato un protocollo dei profili organizzativi per trasferire e scambiare informazioni utili, fare rete e far sì che la macchina della giustizia possa procedere più rapidamente. «Riteniamo sia necessario organizzare interventi di concertazione di questo genere – ha affermato Mariano Sciacca, presidente sezione procedure concorsuali Tribunale di Catania – tavoli di confronto in cui soggetti pubblici e privati collaborino per il raggiungimento di obiettivi comuni. Dalla lettura delle linee guida del CSM emerge la centralità del professionista e la sua responsabilità sociale che è di fondamentale importanza». «Esprimiamo grande apprezzamento per questa iniziativa – ha dichiarato Salvatore Virgillito, presidente Odcec Catania – riteniamo sia fondamentale fornire ai professionisti le linee-guida che possano essere d’ausilio per procedere rapidamente. Il nuovo CCII ha apportato parecchie novità rispetto alla precedente Legge Fallimentare, la nostra proposta è che in futuro si possano realizzare tavoli di confronto tra magistrati e Ordini professionali, certi che la sinergia con l’Autorità Giudiziaria possa produrre risultati utili per tutti». «Il protocollo è stato creato per creare sinergia tra Procura e Tribunale – ha affermato Francesco Saverio Mannino, presidente del tribunale di Catania – riteniamo che l’unione delle nostre forze possa servire per risolvere i problemi di sistema che questo territorio ancora evidenzia». «Crediamo fortemente in questo protocollo – ha dichiarato Agata Santonocito, Procuratore aggiunto – la sinergia tra tutti gli attori protagonisti coinvolti nelle procedure concorsuali può rendere più agevole la soluzione alle tante valutazioni assai complesse che quotidianamente i professionisti sono chiamati a produrre».

Tanti i temi trattati dagli intervenuti. Il sostituto Procuratore Fabio Regolo ha evidenziato il perché dell’esigenza di una relazione ex art.33 co.1 l.f./130 co.4 CCII che restituisca le reali ragioni del dissesto; Alessandro Laurino, giudice delegato ai Fallimenti, ha esposto una relazione sull’art. 130 CCI, Lucia De Bernardin, giudice delegato alle procedure concorsuali e componente della Sezione specializzata in materia di impresa, ha illustrato i risultati raggiunti grazie alla collaborazione fra Tribunale e Procura sulla scorta del protocollo 2018 e Agata Santonocito ha spiegato le novità del nuovo protocollo.

 

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