GIOVANI AVVOCATE IN FUGA DALLA PROFESSIONE
Quasi il 40% pensa di abbandonare la toga
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A metterlo in evidenza l’ultimo rapporto targato Censi/Cassa Forense. I dati, infatti, parlano chiaro. L’abbandono della professione è un problema serio per gli under 40 ma soprattutto per le avvocate.
Se tra gli uomini, infatti, il dato tocca il 29,2% nelle donne è del 39,3%. Il 36,4% degli avvocati under 40 ammette di aver considerato l’idea di lasciare la professione in questa fase della propria attività, soprattutto per la consapevolezza di un’occupazione che comporta costi eccessivi senza, però, il corrispettivo riscontro economico (il 79% versus il 62,3% dell’intero campione). A fronte di 8.257 nuove iscrizioni, vi sono state 8.698 cancellazioni determinando un saldo negativo di 441 avvocati. Nel dettaglio, però, sono soprattutto le donne (e, quindi, quella fetta della popolazione con età media più bassa dell’Avvocatura in Italia) a cancellarsi dalla professione, 5.873 in meno nell’ultimo anno.
Inoltre, il rapporto fra chi prende in considerazione l’ipotesi di abbandonare la professione e chi invece non ha minimamente vagliato questa eventualità è di 40 a 60 tra le donne avvocato e di 30 a 70 fra i colleghi uomini.
Per entrambe le componenti, prevale, fra le motivazioni, quella di dover esercitare una professione poco remunerativa e che comporta eccessivi costi (il 69,9% degli uomini e il 53,5% delle donne), mentre si ravvisa una certa distanza per quanto riguarda le motivazioni collegate con il calo della clientela (14,9% fra le donne, il 9,7% fra gli uomini) e con la decisione di andare in pensione (17,9% fra le donne, 4,4% fra gli uomini).
Il dato tende a salire se esaminato con riferimento a chi ha oltre 30 anni di servizio: il 12% degli avvocati uomini contro il solo 5% degli avvocati donne. In generale, l’età media delle donne avvocato iscritte alla Cassa Forense nel 2022 è più bassa di quella degli uomini: 46,1 per le prime, 49,3 per i secondi.
A livello generale la differenza di reddito in termini assoluti resta superiore ai 30 mila euro, ma questo dato aumenta a oltre 47 mila se il confronto si sposta fra gli avvocati residenti nelle regioni settentrionali e si attesta di poco sotto i 37 mila se ci si riferisce alle regioni centrali.
Più contenuta risulta la distanza nel Mezzogiorno, anche se persiste un rapporto di 1 a 2 fra i redditi delle donne e quello degli uomini. Questo rapporto diventa assai più consistente nella regione Lombardia che, come si è visto, rappresenta la regione con i più alti livelli del reddito e del volume d’affari per gli avvocati.
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