Cnf a Nordio: "No a ricorso amministratore di sostegno alle Poste"
Il Consiglio nazionale forense scrive al Guardasigilli Carlo Nordio per manifestare il dissenso dell’avvocatura in merito al Progetto Polis.
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Deciso il dissenso dell’avvocatura in merito al Progetto Polis, l’iniziativa promossa dal ministero della Giustizia e dal ministero delle Imprese e del Made in Italy in convenzione con Poste italiane, per cui è possibile proporre il ricorso per l’istituzione dell’amministratore di sostegno presso gli uffici postali.
«Si ritiene fortemente fuorviante – si legge nella lettera a firma del Presidente del Cnf Francesco Greco – il messaggio inviato secondo cui il ricorso per l’istituzione dell’amministratore di sostegno può essere proposto presso un ufficio postale o che allo stesso venga inoltrato il rendiconto dello stato patrimoniale della persona sottoposta ad amministrazione di sostegno o a tutela.
L’accesso agli strumenti di tutela del cittadino, tra i quali rientra a pieno titolo quello dell’amministrazione di sostegno – spiega il Presidente del Cnf – in determinate situazioni non può che passare attraverso gli ortodossi presidi di legalità di prossimità che ne assicurano la concreta effettività.
Non si può in nome del propagandato efficientismo – prosegue Greco – fornire al cittadino una informazione parziale che potrebbe portare a comprimere i diritti di difesa, specialmente se riguarda i soggetti più deboli, e a limitare la funzione e il ruolo degli avvocati», e auspica che per il futuro «in ipotesi di attivazione di altri progetti» il ministero si avvalga della compartecipazione dell’avvocatura che «può essere di enorme supporto al fine di scongiurare ulteriori limitazioni alla tutela dei diritti».
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