LAVORARE PER UNA CASA COMUNE DEI PROFESSIONISTI
Zambrano chiude 64/esimo congresso degli ingegneri appuntamento a Parma nel 2020
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Semaforo verde alla “costruzione di una politica comune delle professioni, in particolare quelle ordinistiche”, col “superamento di alcuni pregiudizi e preconcetti”, per far sì che nella “casa comune” si scoprano tutti “i vantaggi di una voce comune nei confronti delle Istituzioni e delle altre forze politiche, sociali ed economiche”. E’ uno dei passaggi dell’intervento con cui il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Armando Zambrano ha chiuso i battenti del 64/esimo congresso della categoria, che si è tenuto a Santa Teresa di Gallura (Sassari). “In questa prospettiva l’Ordine nazionale – ha sottolineato – si impegna a proseguire l’interlocuzione già avviata, di concerto con la Rtp (la Rete delle professioni tecniche, di cui lo stesso Zambrano è coordinatore), con il Cup (il Comitato unitario delle professioni, presieduto da Marina Calderone) e dell’Adepp (l’Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati, guidata da Alberto Oliveti), dandone costante e tempestiva informazione alla Assemblea dei presidenti degli Ordini locali”. Al temine dei lavori è stato dato appuntamento per il prossimo 65° congresso che si terrà l’anno prossimo a Parma e che è stato presentato dal presidente del locale Ordine degli ingegneri, Susanna Dondi.
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