La civiltà cristiana sta scomparendo e l’uomo si sostituisce a Dio in un delirio di onnipotenza
Presentato al PalabancaEventi di Piacenza “Così non parlò Zarathustra”, ultima fatica editoriale di Ettore Gotti Tedeschi
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Molto interesse hanno suscitato “le provocazioni per capire il mondo” lanciate dall’economista e banchiere Ettore Gotti Tedeschi con il suo ultimo libro “Così non parlò Zarathustra” (Edizioni Cantagalli), presentato al PalabancaEventi di via Mazzini – davanti a un numeroso pubblico che ha gremito Sala Panini e Sala Verdi (videocollegata) -, nell’ambito dell’Autunno culturale della Banca di Piacenza. Un’opera scritta sotto forma di intervista, con l’Autore che risponde alle domande di Giovanni Castellini Rinaldi, giovane studente di economia a Milano. La prefazione è affidata ad Ahmad Salam, tra i fondatori della prima banca islamica regolamentata nel mondo occidentale.
E proprio l’Occidente è sul banco degli imputati nel libro di Gotti Tedeschi (l’ospite è stato presentato dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli), che è partito – nel suo sguardo, preoccupato, sul mondo – dalla pandemia «che ha provocato – è il pensiero dell’economista piacentino – effetti in molti settori della vita civile, accentuando e accelerando la crisi della nostra civiltà occidentale. L’emergenza pandemica e sanitaria ha limitato antiche libertà che mai nessuno avrebbe osato mettere in discussione; abbiamo accettato provvedimenti di ogni genere perché terrorizzati dalla paura della morte e della sofferenza, l’emotività ha preso il sopravvento sulla nostra razionalità. La pandemia sembra essere il grembo in cui si compie la gestazione di un nuovo uomo, del superuomo. Una forma di transumanesimo, in cui la scienza e la tecnica sono le nuove divinità che intercedono per migliorare la condizione umana. Il vicario di Nietzsche, Zarathustra afferma: “Io vi insegnerò che cosa è il superuomo”, cioè l’uomo che supera se stesso e domina con la sua volontà tutto, compresa la natura».
Il prof. Gotti Tedeschi ne è convinto, la profezia di Nietzsche si avvera: la civiltà cristiana sta scomparendo. L’uomo si sostituisce a Dio in un delirio di onnipotenza che lo porterà in breve tempo a compiere azioni incontrollate e incontrollabili in tutti i settori della vita, in particolare in quello sociale, genetico, medico ed etico. «Si tenta di oscurare la Chiesa e il suo insegnamento – ha osservato l’Autore -, di estirpare le radici da cui sono nate la cultura europea e occidentale».
L’illustre oratore ha lamentato il fatto che Dio sia stato messo al bando dalla storia e che il nichilismo di Nietzsche abbia intriso la cultura occidentale, dandole una sostanza molto diversa da quella che aveva con l’influenza del Cristianesimo e causando una profonda rottura con il passato, con la tradizione, affermando il primato della realtà sulla morale tradizionale, ridimensionando la trascendenza e assolutizzando la scienza, oggi unica verità inopinabile.
Rispondendo a una domanda del dott. Coppelli sul ruolo delle banche locali nella difesa dei territori d’appartenenza, il banchiere ha sottolineato l’importanza delle Istituzioni territoriali per la difesa delle radici delle singole comunità, definendo la Banca di Piacenza una mosca bianca che ha il vantaggio competitivo di conoscere la propria clientela e una particolare attenzione alla salvaguardia della comunità in cui opera, anche dal punto di vista culturale.
«Non riusciremo a salvare la civiltà cristiana, che ha accompagnato e influenzato per venti secoli la storia dell’umanità – ha concluso il prof. Gotti Tedeschi, al quale il dott. Coppelli ha donato la Medaglia della Banca -, se l’uomo non riconoscerà di aver commesso un terribile errore ascoltando gli insegnamenti di Zarathustra, sovvertendo un ordine che ha radicalmente cambiato la storia dell’umanità». Ai primi prenotati, con precedenza ai Soci prenotati e ai Clienti prenotati, è stata consegnata copia del volume. Al termine, l’Autore si è volentieri prestato al rito del firma-copia.
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