REDDITO DI CITTADINANZA A FINE CORSA
Il reddito di ha le ore contate: ecco cosa può cambiare adesso
In evidenza
La rotta è finalmente tracciata: il reddito di cittadinanza così com’è adesso non può funzionare più. La premier Giorgia Meloni è stata molto chiara nel suo lungo discorso alla Camera: ” Per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo “, ha dichiarato, aggiungendo che ” ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia “.
Le incognite per il reddito di cittadinanza sono diverse: ad esempio ci si chiede cosa può succedere se il governo Meloni, nota per non essere una delle principali sostenitrici della misura, dovesse decidere di non stanziare ulteriore risorse per continuare nell’erogazione del reddito di cittadinanza anche nel 2023. Di quale potrebbe essere il futuro del reddito di cittadinanza, nonché su quali potrebbero essere le mosse del nuovo governo a riguardo, ne abbiamo già parlato: da Fratelli d’Italia hanno fatto sapere di voler mantenere il diritto al reddito di cittadinanza solamente per coloro che non risultano occupabili, mentre per gli altri ci sarà uno stop che tuttavia dovrebbe scattare solamente al raggiungimento della scadenza naturale del beneficio, prevista al raggiungimento delle 18 mensilità continuative.
Per il mese di Ottobre, comunque, non vi saranno problemi circa il pagamento del Reddito di Cittadinanza, che verrò somministrato come previsto nelle casse dei beneficiari della misura, come di consueto entro il giorno 27 del mese in corso.
Altre Notizie della sezione
MEDICI DI FAMIGLIA IN RIVOLTA
04 Novembre 2025Domani lo sciopero: Saranno garantite solo le urgenze domiciliari.
REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA, CAIAZZA PRESIDENTE DEL COMITATO PER IL “SÌ.
03 Novembre 2025Gian Domenico Caiazza, ex presidente dell’Unione Camere Penali, già legale di Enzo Tortora, guiderà il fronte del “sì” al referendum sulla riforma della giustizia: ecco chi è e il suo profilo.
FINALMENTE UNA MAGISTRATURA PIÙ EQUILIBRATA
31 Ottobre 2025La nota dei penalisti italiani: «Fin dall’entrata in vigore del codice accusatorio nel 1989, l’Ucpi ha sostenuto con determinazione la necessità di questo intervento per garantire una giustizia realmente imparziale»
