Notai decisivi negli snodi cruciali della vita
Ministra Marta Cartabia, è una professione che sa calarsi nelle sfide del presente
In evidenza
 Notaio come “garante della certezza dei traffici giuridici”: così ha definito la figura professionale la ministra della Giustizia Marta Cartabia, all’assise romana del Notariato, stamattina, a Roma, parlando anche della “vitalità di una professione che sa interrogarsi e calarsi nelle sfide del presente”.
Per l’esponente governativa, il notario, “anche nel linguaggio comune, continua, oggi come sempre, ad evocare l’esigenza del sigillo di verità”, quel sigillo “apposto ad ogni atto che voi ricevete”, ha osservato dal palco del congresso, rivlgendosi alla platea, come “garanzia contro qualunque falsità e tentativo di distorsione della verità”.
Per Cartabia, “il pubblico servizio che ogni notaio quotidianamente svolge non è soltanto un bene pubblico per la collettività, penso, oltre alle funzioni della certezza, anche a quella della conservazione degli atti e, soprattutto – ha continuato – un servizio ai cittadini”. La ministra ha detto, poi, di aver avuto occasione “tante volte di rendermi conto” quanto sia “decisiva la presenza del notaio accanto al cittadino, soprattutto in alcuni snodi cruciali e decisivi della vita. La vostra attenzione è sempre alla centralità della persona in momenti come la nascita, le convenzioni matrimoniali, l’acquisto di una casa, fino al ‘post mortem’. Ai notai si affidano passaggi così delicati come le disposizioni anticipate di trattamento per i trattamenti sanitari su cui, per varie ragioni, non c’è possibilità di esprimere un consenso informato”, è stata la chiosa di Cartabia.
Altre Notizie della sezione
 Il giudizio di ottemperanza quando l’Amministrazione non esegue una sentenza
03 Novembre 2025Accade all’Agenzia delle entrate.
 I conservatori e l’Europa.
31 Ottobre 2025La tradizione per dare forza alle istituzioni dell’U.E.
 Governo contro Corte dei conti: il Ponte sullo Stretto diventa terreno di scontro istituzionale
30 Ottobre 2025Meloni e Salvini accusano la Corte di scelta politica, ma il rifiuto del visto segue procedure previste dalla legge.
