Nel Lazio +20.306 professionisti nella fase Covid
Di Berardino, Assessore regionale al Lavoro del Lazio, sul dossier di Confprofessioni
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“L’impatto del Covid nell’ultimo anno si è fatto sentire su tutto il Paese, con un calo di oltre 18.000 lavoratori delle libere professioni, ma il Lazio, in controtendenza, registra, invece, nel medesimo periodo la crescita maggiore in Italia (+20.306 liberi professionisti) con il +11,1%, passando dunque dai 182.423 professionisti del primo trimestre del 2019 ai 202.729 del primo trimestre del 2020.” Lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro e nuovi diritti della Regione Lazio Claudio Di Berardino a margine dell’evento online di presentazione del Rapporto sulle libere professioni nel Lazio realizzato dall’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, la confederazione presieduta da Gaetano Stella.
Nel Rapporto vediamo come le professioni scientifiche in ambito socio-sanitario e scientifico in generale siano state quelle maggiormente cresciute, e si rileva anche una buona partecipazione da parte dei giovani tra i 15 e i 34 anni.
Preoccupa vedere al contrario come il gap di genere in tutta la penisola sia marcato non solo nel numero, ma anche nella retribuzione tra lavoratrici e lavoratori”. “Questi dati – sottolinea l’assessore – sono importantissimi per pianificare delle politiche del lavoro attive, in cui i lavoratori siano trasversalmente tutelati. Recentemente in Regione Lazio abbiamo firmato un Protocollo con le parti sindacali e datoriali che prevede 21 diverse azioni per promuovere la formazione e la buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con disabilità, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori sociali, mettendo in campo 250 milioni di euro”, chiude.
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