Isa: Scongiurare l’ennesimo caos che deriva dalla perdurante situazione di incertezza operativa
Adc e Anc scrivono al governo e chiedono provvedimenti
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I Presidenti di Adc, Enzo De Maggio e Anc Marco Cuchel hanno scritto al Presidente del Consiglio, ai due Vicepresidenti e al Ministro dell’Economia per chiedere un provvedimento urgente affinché, per l’anno d’imposta 2018, siano disapplicati i nuovi indici ISA, mantenendo gli studi di settore. Tale richiesta si è resa necessaria a causa della latitanza, da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel rilascio degli strumenti necessari per l’adempimento, quali il software di elaborazione e lo schema di specifica delega che il contribuente deve firmare al professionista. “In qualità di rappresentanti sindacali di Categoria” scrivono De Maggio e Cuchel “non possiamo sottrarci dal nostro compito istituzionale di portare alla Sua pregiata attenzione un disagio diffuso e crescente dei commercialisti di fronte ad una situazione di totale e imbarazzante incertezza, oltre all’impossibilità di dare risposte alle imprese che assistono”. La preoccupazione delle Associazioni riguarda anche i costi aggiuntivi che i professionisti si sono visti caricare sulle già esorbitanti spese di mantenimento dei software, relative all’integrazione dei rispettivi gestionali con le nuove procedure, unica conseguenza tangibile, questa, di un annunciato e ancora non realizzato sistema di semplificazione, che comunque si presenta ancor più macchinoso e di difficile elaborazione rispetto al precedente. Per scongiurare l’ennesimo caos che deriva dalla perdurante situazione di incertezza operativa, e che si aggiunge ai problemi legati alla fatturazione elettronica, si è arrivati alla paradossale situazione di dover chiedere il ritorno agli studi di settore, sistema che da sempre consideriamo inadeguato e inefficace.
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