Covid e diritto di essere rappresentato in assemblea
L’intervento in assemblea a mezzo rappresentante, non può essere vietato
In evidenza

Ci sono, però, da risolvere, in tema di delega, altri interrogativi. I più comuni: la delega che forma deve avere? I condòmini possono farsi rappresentare dall’amministratore? E ancora: quante deleghe possono essere conferite ad un singolo soggetto? E i rapporti tra rappresentante intervenuto in assemblea e condòmino rappresentato come devono essere disciplinati? Per rispondere, occorre ricordare che la materia è regolata dal novellato art. 67 disp. att. cod. civ. – norma definita inderogabile dal successivo art. 72 – il quale, al primo comma, dispone espressamente che “ogni condomino può intervenire all’assemblea anche a mezzo di rappresentante, munito di delega scritta”, aggiungendo che, “se i condòmini sono più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condòmini e del valore proporzionale”. La stessa disposizione, al quinto comma, aggiunge, poi, che “all’amministratore non possono essere conferite deleghe per la partecipazione a qualunque assemblea”. Prima della riforma, invece, l’articolo in questione, con riguardo al tema di interesse, si limitava semplicemente a stabilire che ogni condòmino potesse “intervenire all’assemblea anche a mezzo di rappresentante”. Il legislatore della riforma ha chiarito, quindi, alcuni aspetti importanti, in precedenza non regolamentati, che consentono di rispondere immediatamente ai primi tre interrogativi che ci siamo posti. Così si può affermare, quanto alla forma, che la delega deve necessariamente rivestire forma “scritta”; quanto alla possibilità di farsi rappresentare dall’amministratore, che tale possibilità è assolutamente esclusa; quanto al numero di deleghe che possono essere conferite ad un singolo soggetto, che “il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condòmini e del valore proporzionale” nei condominii formati da più di venti condòmini. Resta da dire, infine, della questione oggetto dell’ultimo quesito: quella concernente la disciplina applicabile ai rapporti tra il rappresentante intervenuto in assemblea e il condòmino rappresentato. Tali rapporti, devono ritenersi disciplinati dalle regole generali sul mandato.
Altre Notizie della sezione

Taglio Irpef 2026, risparmio fino a 1.400 euro ma solo per pochi
08 Settembre 2025La riforma fiscale del governo Meloni punta a ridurre l’aliquota Irpef intermedia, ma i benefici concreti riguardano solo il 27% dei contribuenti.

Tavolo sul lavoro autonomo. Dal welfare alla sanità integrativa.
08 Settembre 2025Al tavolo del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, hanno partecipato Tiziana Stallone, Vice presidente AdEPP, e Francesco Verbaro, Senior advisor dell’Adepp.

Il guaio secondo D’Alema. Non io che c’ero, ma tutti quelli che non c’erano
08 Settembre 2025Fresco di ritorno da Pechino, l'ex premier Massimo D'Alema respinge le critiche sulla sua partecipazione alla parata militare cinese e, in un'intervista a La Stampa, ribalta la prospettiva: "L'errore è stato degli europei che non c'erano".