Anno: XXVI - Numero 247    
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Potenziare l’attività ispettiva per evitare uso fraudolento della Cig

Molte aziende hanno messo i propri dipendenti in cassa integrazione chiedendo agli stessi di continuare a prestare l'attività lavorativa a tempo pieno

Potenziare l’attività ispettiva per evitare uso fraudolento della Cig

Alcune testimonianze sono state fornite nel corso della puntata di “Mi manda Rai 3” dell’8 settembre 2020 e commentate da Pasquale Staropoli, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. “Siamo nel patologico, a prescindere dalla norma qui c’è una frode che va perseguita”, ha esordito Staropoli, commentando il servizio mandato in onda nel corso della puntata e chiarendo che in questo frangente storico il problema è acuito dai numeri: in poche settimane si è avuto un ricorso agli ammortizzatori sociali con numeri che normalmente non si registravano da anni. A spianare ancor di più la strada a tali fenomeni anche il fatto che la richiesta degli ammortizzatori sociali in fase di emergenza Covid-19 non richiedeva di giustificare la ragione per la quale si faceva accesso a strumenti di sostegno al reddito. Fondamentale, dunque, poter intercettare tali situazioni grazie all’attività ispettiva che va “potenziata sia dal punto di vista delle risorse umane e soprattutto di quelle economiche”. Ai lavoratori in cassa integrazione che subiscono il “ricatto” della perdita del posto di lavoro in caso di rifiuto a prestare la propria attività, Staropoli ha infine consigliato di rivolgersi a professionisti seri e agli uffici preposti dell’Ispettorato del Lavoro per far valere i propri diritti. Nonostante sia complicato potersi immedesimare nelle realtà di queste persone “non ci può essere altra scelta se non quella di denunciare un reato”, ha infine concluso.

Guarda l’intervento in puntata

 

 

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